“Com’eri vestita?” Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale. Dal 21 Aprile al 2 Maggio presso la Galleria d’Arte della Molinella

Comunicato stampa

 

“Com’eri vestita?”

Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale

Dal 21 Aprile al 2 Maggio presso la Galleria d’Arte della Molinella

 

“Com’eri vestita?” è una domanda ricorrente posta a chi subisce molestie o violenza sessuale e che in questo modo subisce anche un processo di vittimizzazione secondaria. Troppo spesso, infatti, la domanda “Cosa indossavi? Com’eri vestita?” sottende una sfumatura accusatoria, come a dire “te la sei un po’ cercata…”, rivolgendo i riflettori su chi subisce violenza e non su chi la agisce.

“Com’eri vestita?” è un’installazione, in cui i vestiti esposti rappresentano simbolicamente quelli indossati durante la violenza subita e sono accompagnati da brevi suggestioni che le donne hanno voluto condividere, raccontando alcuni elementi della loro esperienza. Gli abiti in mostra sono stati tutti scelti in base ai racconti delle donne accolte nel corso degli anni dal Centro antiviolenza Cerchi d’acqua di Milano, una delle 80 organizzazioni che fanno parte di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, di cui l’Associazione SOS Donna di Faenza è tra le socie fondatrici.

La mostra trae ispirazione dalla poesia “What I was Wearing” (“Cosa indossavo”) di Mary Simmerling e da un’analoga installazione artistica sviluppata nel 2013, con il titolo “What Were You Wearing?” (“Cosa indossavi?”), da Mary Wyandt-Hiebert, docente alla University of Arkansas, e da Jen Brockman, direttrice del Sexual Assault Prevention Center presso la University of Kansas. È nata dal bisogno di scuotere l’attenzione del pubblico e sfatare uno dei principali stereotipi sulla violenza sessuale, che cerca di rovesciare sulle donne la responsabilità della violenza subita: quello di aver indossato un abbigliamento “provocante”.

Invece non c’è nulla di provocante in un pigiama grigio e azzurrino di flanella, in un paio di jeans e una maglietta, in una gonna al ginocchio, in un maglione. E al di là di questo, l’unica causa scatenante la violenza è la mentalità maschilista e patriarcale di chi la agisce, come ci ricorda tristemente la vicenda che ha coinvolto una giovane donna il 5 aprile scorso, su un treno a Milano. Le situazioni in cui avviene la violenza sono, come spiegano le didascalie che accompagnano la mostra, momenti di semplice vita quotidiana, un quotidiano nel quale però la violenza è spesso un sottotesto ricorrente, che prende le forme di un controllo ossessivo, di una costante denigrazione, fino ad avvitarsi nella spirale della violenza fisica, oltre che verbale.

L’installazione “Com’eri vestita?” – Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale, realizzata dal Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua e presentata per la prima volta nel marzo 2018 a Milano, è divenuta itinerante grazie anche al sostegno di D.i.Re-Donne in Rete Contro la Violenza, e si muove attraverso i centri antiviolenza del territorio nazionale.

La mostra sarà esposta a Faenza, grazie all’impegno del Centro antiviolenza SOS Donna, da Venerdì 21 Aprile a Martedì 2 Maggio, presso la Galleria Comunale d’Arte Molinella (Voltone della Molinella, 4 – Faenza). L’inaugurazione dell’installazione è prevista per Venerdì 21 Aprile alle ore 18.30, con una performance a cura delle volontarie dell’Associazione SOS Donna. Seguiranno interventi da parte di Antonella Oriani, Presidente di SOS Donna, Milena Barzaglia, Assessora alle Politiche e cultura di genere dell’Unione della Romagna Faentina e della dott.ssa Mirella Barbieri, referente della rete territoriale antiviolenza per il Pronto Soccorso di Faenza.

Nelle giornate successive la mostra sarà visitabile nei seguenti giorni e orari: 22, 23, 24, 28, 29 e 30 Aprile, dalle 16 alle 19 (visita guidata alle ore 17 e alle ore 18). Nei giorni 26, 27, 28 aprile e 2 maggio, apertura riservata alle scuole, su prenotazione, dalle 10 alle 13 (visite guidate alle 10 e alle 12). Ingresso libero.

L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto “Libertà al plurale: differenziAMOci”, ed è patrocinata dal Comune di Faenza e dall’Unione della Romagna Faentina. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Associazione SOS Donna, telefonando al numero 0546/22060 o inviando una mail a info@sosdonna.com