IN CRESCITA- Un percorso su di sé per liberarsi dalla violenza
- Sostegno alla genitorialità, consulenze psicologiche, attivazione di servizi educativi per i/le minori, rafforzamento Sportello legale
- sostenuto con i fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese
Con il presente Progetto ci si propone di ampliare e rendere più articolata l’offerta di azioni di sostegno mirate al contrasto delle conseguenze gravissime che donne e minori che hanno vissuto in un contesto maltrattante. Si vuole mettere a disposizione una gamma più consistente e articolata di servizi rivolti alle donne e ai minori, non solo ospiti nelle case rifugio gestite dall’Associazione SOS Donna ODV, ma anche a donne accolte come esterne che non necessitano di ospitalità in emergenza o a lungo termine. Si intendono potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza insieme ai/alle loro figli/e attraverso:
– SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’: attivazione di percorsi individualizzati e di un gruppo esperienziale, con interventi di esperte formate al tema della violenza di genere e violenza assistita, volti a prevenire il fenomeno della trasmissione intergenerazionale della violenza e conseguentemente prevenire l’insorgere di nuove forme di relazioni maltrattanti. In un’ottica di sostegno all’autonomia delle donne accolte, di empowerment e superamento del trauma legato alla violenza assistita/subita dai minori accolti insieme alle loro madri, si intende inserire la figura di un’educatrice professionale, formata sulle dinamiche della violenza intra-familiare, che possa effettuare un’osservazione dei minori ospiti nelle case rifugio, offrire un sostegno alla genitorialità alle madri ospiti, in raccordo con una delle psicoterapeute che già collabora con il centro antiviolenza per il sostegno ai/alle minori ospiti, oltre che realizzare laboratori ludico espressivi volti ad incoraggiare una maggiore condivisione dei vissuti emotivi e, indirettamente, favorire una maggiore consapevolezza ed elaborazione del trauma subito.
Si cercherà di promuovere un ricco e proficuo confronto per far sì che le donne possano esprimere i propri vissuti. La metodologia di lavoro prevedrà un’interazione che coinvolga attivamente le partecipanti, favorendo la condivisione con le altre donne accolte delle proprie esperienze e le rappresentazioni di sé come madri e dei propri bambini come figli. Questo sarà favorito dalle attività guidate, la realizzazione di lavori grafici pittorici e il role playing, tecnica che consente di far emergere i vissuti e gli aspetti maggiormente inconsapevoli nel rapporto con figli e partner.
-CONSULENZA PSICOLOGICA per donne accolte per l’elaborazione dei traumi legati alla violenza. Nella relazione con il maltrattante, proprio in virtù del fatto che la violenza avviene in una relazione significativa, intima e familiare, la donna si trova invischiata in una situazione ambigua: da una parte, il piano dell’abuso e quello affettivo si confondono; dall’altra, sperimenta una percezione contrastante di sé e del mondo circostante diversa dalla sua e da quella che le rimanda e impone il maltrattante. La gravità del trauma a cui vengono sottoposte le donne vittime di violenza può provocare l’insorgere di una serie di disturbi che rientrano nella denominazione di PTSD (Post-traumatic Stress Disorder). Tale disturbo è particolarmente grave e prolungato se l’elemento stressante è ideato dall’uomo, perché conseguenza di atti deliberati che comportano la distruzione di relazioni sociali già esistenti e lasciano la vittima vulnerabile alla solitudine, portandola al congelamento dei suoi sentimenti a scopo difensivo. In questo contesto, il percorso psicologico permette di riconsegnare alla donna un’immagine di sé rivalutata tramite l’elaborazione dei vissuti traumatici.
–ATTIVAZIONE DI SERVIZI EDUCATIVI PER I/LE MINORI, in particolare in estate quando termina la scuola, per favorire momenti di socializzazione che permettano al/alla minore sia di dare continuità alla vita in comunità in un contesto differente, sia di responsabilizzarlo/a ulteriormente sul rispetto delle regole e dell’altro/a che, come lui, fruisce dei medesimi spazi e attività. Attraverso il progetto si intende sostenere l’inserimento di minori in percorsi educativi proposti dalle Associazioni del territorio con cui normalmente il nostro Centro Antiviolenza collabora. Poter garantire questo servizio ai nuclei accolti è di fondamentale importanza anche nel percorso di autonomia delle donne in uscita dalla violenza, spesso sole e senza una rete familiare/amicale su cui contare. Avere spazi rivolti ai/alle loro figli/e risulta un sostegno per continuare un lavoro o la ricerca dello stesso, oppure, per alcune, garantire la partecipazione a corsi d’italiano e/o corsi professionalizzanti per aumentare le loro competenze e risorse.
-RAFFORZAMENTO DELLO SPORTELLO LEGALE. Ci si propone con tale progettualità di rivedere e ridefinire i regolamenti specifici riguardanti lo Sportello Legale del nostro centro antiviolenza in collaborazione con le Avvocate che ne fanno parte, con lo scopo di aiutare le donne vittime di violenza, nel loro percorso legale sia civile che penale, grazie anche al gratuito patrocinio. Durante l’attivazione dello Sportello legale afferente al centro antiviolenza, si è evidenziata la necessità di una formazione permanente delle legali sulla principale legislazione in materia di violenza di genere e, in particolare, sull’importanza di conoscere a fondo le dinamiche e le modalità in cui la violenza si manifesta, per poter aiutare con consapevolezza le donne nei loro percorsi giudiziari. Occorre inoltre individuare delle procedure che favoriscano il raccordo tra legali e operatrici dei centri antiviolenza in merito ai singoli casi e la necessità di un aggiornamento continuo tra le parti per favorire l’espletamento di un percorso di uscita dalla violenza che sia integrato in ogni sua fase.