Sabato 13 giugno @ Ravenna: flash mob in solidarietà al movimento Black Lives Matter
L’Associazione SOS Donna, centro antiviolenza di Faenza, ha deciso di aderire al flash mob che si terrà sabato 13 giugno alle ore 19.00 in piazza del Popolo a Ravenna, in solidarietà al movimento antirazzista americano Black Lives Matter.
Antirazzismo, antisessismo e antifascismo devono necessariamente camminare fianco a fianco, per la costruzione di una società più equa e libera dalla violenza.
Sabato 13 Giugno alle 19 presso piazza del Popolo, anche a Ravenna manifesteremo in solidarietà e vicinanza alle manifestazioni negli Usa e per esprimere il nostro forte no contro ogni tipo di razzismo e ogni tipo di discriminazione.
Da diversi giorni gli Stati Uniti, infatti, sono attraversati da una delle proteste più imponenti della loro storia recente: l’omicidio di George Floyd commesso da quattro poliziotti bianchi ha fatto esplodere la rabbia delle comunità oppresse dalla violenza suprematista e dal razzismo strutturale che hanno caratterizzato molti momenti della storia degli Usa (e non solo), e che vedono un preoccupante ritorno. Si tratta di una mobilitazione trasversale, che sta organizzando la solidarietà di tanti strati della popolazione americana, dalle minoranze afroamericane e ispaniche che chiedono verità e giustizia per le vittime degli abusi di potere agiti dalle forze dell’ordine, ai tanti cittadini e alle tante cittadine che vogliono allearsi con queste comunità nella lotta per l’uguaglianza. La durezza che ha caratterizzato alcune di tali manifestazioni trova una spiegazione in una rabbia troppo a lungo repressa. Una mobilitazione molto più vasta , che coinvolge molti settori della società americana, vuole opporsi alle politiche di disuguaglianza promosse dal presidente Trump, riconquistare dignità e diritti negati e affermare la giustizia sociale.
Quanto sta accadendo in questi giorni in Usa tocca e parla direttamente all’Europa e all’Italia. C’è una linea rossa che accomuna la lotta contro il razzismo e le disuguaglianze negli Usa con quella contro le condizioni dei cittadini stranieri, dei migranti e delle migranti che vivono in Europa e nel nostro Paese, lasciati sopravvivere in condizioni di povertà e marginalità sociale: infatti, in tanti e in tante vivono e lavorano nel territorio e nelle città italiane, ma a tutti loro non sono ancora riconosciuti i diritti che loro spettano, vivendo così sulla propria pelle le conseguenze dell’irregolarità e del vento e del razzismo anche istituzionale che anche nel nostro ha portato a una sempre più esclusione e discriminazione di queste persone dal contesto sociale e culturale in cui vivono, lavorano, a cui danno il loro contributo.
Questo problema politico e culturale, alimentato da atteggiamenti intolleranti che rompono ogni idea di solidarietà, inclusione e equità, ostacola la piena attuazione dei diritti sociali e dell’uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione. Il razzismo e l’intolleranza sono dei fiumi carsici che riemergono, in diversi contesti, ma a tutte le latitudini, scaricandosi e colpendo chi rappresenta ciò che è “diverso” per colore della pelle, sesso, fede, lingua, orientamento sessuale o di genere.
Solo una società giusta, inclusiva e quindi solo così coesa, garantisce realmente, il benessere di tutta una comunità: la divisione, il mettere l’uno contro l’altro, il sostenere scale di priorità con slogan che mettono prima qualcuno di qualcun altro, non fanno altro che creare uno scontro sociale che favorisce e fa germinare il seme dell’intolleranza, dividendoci quando invece è proprio l’unità nelle nostre differenze a renderci più forti.
Se il razzismo e ogni tipo di discriminazione sono il problema, la soluzione non può che essere una: uscire dal silenzio e partecipare, riempire le piazze per cambiare le coscienze e per dire che, solo insieme, è possibile costruire una comunità aperta, tollerante, solidale, che funziona per tutti.
L’iniziativa sarà svolta nel pieno rispetto delle norme di distanziamento fisico, per garantire la tutela della salute come bene primario, con rispetto e responsabilità nei confronti dell’impegno che tutti e tutte noi abbiamo svolto, e continuiamo a svolgere, insieme all’intero Paese, nella lotta contro il virus.